Arrivano i giornalisti virtuali

In un post di qualche giorno fa, dedicato alla irresistibile ascesa delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa, manifestavo la mia preoccupazione per le ricadute negative di vario tipo – economiche e occupazionali, ma innanzi tutto etiche – che queste applicazioni potrebbero avere se da un aiuto all’uomo nel suo lavoro si trasformassero in sostitutive del lavoro umano. È già accaduto varie volte che l’uomo fosse sostituito dalle macchine in attività ripetitive, volte all’esecuzione di lavori semplici. Mi sembra diverso, invece, il caso della sostituzione dell’uomo anche in attività creative tipiche del lavoro culturale.

Continua a leggere

Pubblicato in Digitale, Informazione | Contrassegnato , | Lascia un commento

L’intelligenza artificiale e noi

È degli ultimi mesi un’esplosione di interesse per la rapidissima e dilagante diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa, in grado di apprendere e di replicare le attività umane, e non mancano gli allarmi per alcune loro possibili applicazioni. Si teme che il chatbot conversazionale ChatGPT e programmi simili possano essere utilizzati dagli studenti per fare i compiti di scuola o le tesi di laurea, o che si possano simulare interviste a persone defunte o mai incontrate (è accaduto e la vittima inconsapevole è stato il povero Michael Schumacher), costruendo risposte banali e prevedibili sulla base di affermazioni pronunciate dal presunto intervistato in altre occasioni, o che si possano pubblicare immagini di eventi mai accaduti, o realizzare videoclip a partire da pochi e semplici input testuali. Per evitare la diffusione di informazioni scorrette, a un certo punto è perfino intervenuto il Garante della privacy, decidendo alla fine di aprile di oscurare il servizio. Il Parlamento europeo è intervenuto con una tentativo di regolamentarne l’uso. Ma a chiedere di porre un freno sono stati anche altri: nelle aziende di settore affiorano alcuni “pentiti”, che manifestano preoccupazione per il rischio che questa tecnologia vada oltre le possibilità dell’intelligenza umana.

Continua a leggere

Pubblicato in Digitale | Contrassegnato , | Lascia un commento

Cento anni di don Milani

Il 27 maggio 1923, cento anni fa, nasceva a Firenze don Lorenzo Milani. Di lui ci restano tante cose: le Esperienze pastorali (1958), che il Sant’Ufficio fece ritirare dal commercio, ritenendone “inopportuna” la lettura; lo slancio antimilitarista e il rifiuto dell’autoritarismo, il processo cui fu sottoposto per aver sostenuto l’obiezione di coscienza di cui si parla in L’obbedienza non è più una virtù (1965), dove troviamo un’affermazione che oggi, a quasi sessant’anni di distanza, risulta attualissima: «Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri»; le critiche al sistema scolastico — paragonato a «un ospedale che cura i sani e respinge i malati» — espresse nella Lettera a una professoressa (1966), l’esperienza inclusiva della scuola di Barbiana. Una vita breve, soli 44 anni, ma molto intensa, perfettamente sintetizzata nel motto ”I care” («Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I care”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”. È il contrario del motto fascista “Me ne frego”.»).

Continua a leggere

Pubblicato in Cultura, Scuola | Contrassegnato , , , | Lascia un commento