Passi avanti per la BEIC

Due importanti novità in casa BEIC: aperto il cantiere per la costruzione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, e nominato un nuovo Presidente per la Fondazione. Dopo le operazioni preliminari di cantierizzazione nell’area della ex stazione ferroviaria di Porta Vittoria, avviate in novembre, questa settimana sono cominciati gli scavi con la posa delle gabbie di armatura per i diaframmi e le travi di cordolo. Il completamento dell’opera, finanziata nell’ambito del Piano Nazionale Complementare al PNRR, è previsto per il 2026. Nella giornata di ieri il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha visitato il cantiere.

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Educare alla socialità

L’anno che si è appena concluso è stato segnato da tante tragedie universali – innanzi tutto la guerra in Ucraina, che continua, e quella in territorio palestinese, iniziata il 7 ottobre con l’attacco di Hamas – ma anche da tragiche vicende individuali, che per il loro ripetersi continuamente hanno assunto il medesimo carattere di universalità: penso alla violenza di genere e ai tanti femminicidi di cui abbiamo letto quotidianamente le cronache. La diffusione della consapevolezza, che speriamo profonda e non alimentata solo da emozioni passeggere, dei problemi di fondo che sono a monte di questo fenomeno culturale prima ancora che criminale ha indotto a individuare l’educazione all’affettività e alle relazioni interpersonali nelle scuole come mezzo di contrasto di certi atteggiamenti tra gli adolescenti, per indurli a un maggiore rispetto delle differenze e delle libertà individuali. Ne abbiamo parlato anche in queste pagine. Se la decisione di dedicare qualche ora trascorsa nelle aule a questi temi può servire a far comprendere che bisogna accettare che qualcuno possa avere un’opinione diversa, per esempio rifiutando un rapporto di coppia in cui non si sente libero, ben venga.

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Tante domande sulla lettura

I dati che l’Associazione Italiana Editori ha reso noti recentemente, per quanto venati da troppo ottimismo (un atteggiamento comprensibile da parte di chi rappresenta l’industria editoriale, ma che non appare del tutto giustificato), ci dicono che forse le pratiche di lettura si identificano sempre meno con l’oggetto libro. Le rilevazioni riportano una quota del 74% di lettori tra le persone di età compresa fra i 15 e i 74 anni: ma il dato include anche chi ha letto un libro solo in parte. L’indice sarebbe in crescita rispetto all’anno precedente (nel 2022 era del 71%). Ma c’è poco da stare allegri: infatti, cala la percentuale di chi legge con frequenza almeno settimanale e si riduce anche il tempo medio dedicato alla lettura (è ora di 4 ore e 18 minuti a settimana). 

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