Faccio seguito ad alcuni post precedenti e fornisco un aggiornamento a proposito delle prese di posizione che vari soggetti stanno assumendo per stimolare i programmi dei partiti in vista delle elezioni del 25 settembre. Il dibattito sugli interventi per la cultura sollecitati alle forze politiche si è arricchito nei giorni scorsi con un Manifesto per il libro. Le proposte degli editori per la nuova legislatura, presentato dall’AIE, l’associazione di categoria degli editori, che evidenzia quattro priorità:
- La più urgente è la richiesta di far fronte alla crisi della carta, i cui costi sono aumentati fino all’80% negli ultimi sei mesi: si chiede di estendere anche ai libri il credito di imposta già previsto per giornali e periodici.
- Poi una legge di sistema per il mondo del libro, che guardi al lungo periodo, con incentivi all’innovazione e all’internazionalizzazione per tutta la filiera. Su questo tornerò fra poco.
- La terza proposta riguarda la lotta alla pirateria, che secondo gli editori distrugge ben 771milioni di fatturato ogni anno.
- La quarta, la più strategica, riguarda il sostegno alla lettura, incentivando l’acquisto di libri con strumenti come la 18App, estendendo strumenti analoghi ad altre categorie di cittadini, aiutando le famiglie e gli studenti nell’acquisto di libri di studio per scuola e università, potenziando la rete delle biblioteche e delle librerie, in particolare nelle aree svantaggiate.