Un articolo di Michele Dantini pubblicato oggi su Roars prende spunto da alcune mie affermazioni, presenti nel volume Senza sapere: “Il rischio è che si apra un solco sempre più ampio e profondo fra i luoghi della formazione, che spesso i giovani continuano a frequentare svogliatamente ma senza riconoscere ad essi più alcuna funzione, e un ‘curriculum implicito’, basato sull’ideologia dell’autoformazione in rete”.
Questa è solo una delle manifestazioni dello scollamento tra ricerca, istruzione formale ed editoria scientifica, da una parte, e ampi settori dell’opinione pubblica, che, avendo perso ogni fiducia nel valore dei processi di istruzione formale, individuano nella rete e nei fai-da-te l’unico riferimento.