I presìdi culturali e la banalità del male

Non servirebbe a nulla, ormai, aggiungere altre parole per commentare la terribile morte di Willy Monteiro Duarte, barbaramente ucciso da chi fa della violenza la propria unica forma di espressione. Ma una cosa si può aggiungere. Non mi pare che sia stato riportata e ripresa adeguatamente una coraggiosa dichiarazione di Pierluigi Sanna, il giovane sindaco di centrosinistra di Colleferro, nel cui territorio è avvenuto l’omicidio. Le sue sono parole fuori dal comune, incentrate sul ruolo di antidoto alla violenza che la cultura può esercitare: «Anche se più volte sono stato deriso – ha detto – ho investito negli anni tantissimi fondi sulle questioni culturali. Ho riaperto il teatro, l’auditorium, la biblioteca, ho aperto scuole di musica e teatro. Evidentemente non è bastato». 

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