Censurate pure: una risata vi seppellirà!

Appena insediatosi, il neo-sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha subito individuato le priorità su cui concentrare la sua azione: l’acqua alta, direte voi? No. Gli scandali legati alla costruzione del Mose, la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico o l’invecchiamento della popolazione e il calo demografico? Neppure. Uno dei primi atti della nuova amministrazione è stata l’epurazione dalle scuole dell’infanzia veneziane di libri “diseducativi”, in cui si parla di genitori dello stesso sesso (per esempio, la storia vera di un cucciolo di pinguino allevato dai suoi due papà allo zoo di New York) o di altre forme di “diversità” (tra i libri censurati anche il vero e proprio capolavoro di Leo Lionni Piccolo blu e piccolo giallo, dove si parla di due colori tanto diversi, ma che convivono benissimo e che si integrano per creare il verde).

La decisione è talmente stupida che non varrebbe neppure la pena di parlarne, se non fosse l’ennesimo tentativo di scimmiottare l’indice dei libri proibiti (che il Sant’Uffizio ha soppresso nel 1966, ma per il quale evidentemente c’è ancora chi prova una certa nostalgia), per di più verificatosi non in uno sperduto e retrogrado borgo ma in una città come Venezia, che ha dalla sua secolari e nobili tradizioni di crocevia fra culture diverse. Il Sindaco Brugnaro dovrà rimangiarsi la sua delibera.

Una protesta indignata si è scatenata sui social network e in tanti siti dedicati alla letteratura per l’infanzia. C’è anche chi, come Tito Vezio Viola – esperto di biblioteche per ragazzi e presidente dell’AIB abruzzese – ha indirizzato a Brugnaro una esilarante lettera, in cui si duole perché nella lista dei libri eliminati mancano tante altre opere “pericolose”, come Pinocchio, racconto di un padre single che addirittura si fa il figlio da solo, oppure Il brutto anatroccolo, storia di un piccolo cigno inconsapevole adottato promiscuamente da una famiglia di paperottoli.  Viene da dire: “Caro Sindaco, una risata ti seppellirà”.

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Una risposta a Censurate pure: una risata vi seppellirà!

  1. Manuela scrive:

    Sono giorni che mi tormento alla ricerca dell’essenza sovversiva contenuta in “Piccolo blu e piccolo giallo” senza riuscire a trovarla. E dire che lo leggo a voce alta quasi ogni sera da più di un anno.
    Il senso del ridicolo non appartiene a questo sindaco, è evidente.

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