Se n’è andata oggi pomeriggio Esther Singer, la vedova di Italo Calvino. Chichita, come la chiamavano tutti, era nata a Buenos Aires nel 1925 e aveva conosciuto lo scrittore sanremese nel 1962 a Parigi. Si erano sposati due anni più avanti a Cuba e, dopo l’improvvisa morte di Calvino nel 1985, ha dedicato l’ultimo trentennio a curare con grande attenzione la memoria e l’eredità letteraria del suo compagno, tenendo le relazioni con critici e letterati, con traduttori e agenti, con gli editori che in tutto il mondo continuavano a pubblicare le opere di quello che è forse il più internazionale tra gli scrittori italiani del Novecento. Si diceva di lei che era l’altra metà di Italo Calvino: lo era davvero.
Donna di grande cultura e determinazione, le ore trascorse con lei nella casa di Campo Marzio passavano veloci: il flusso delle sue idee e delle sue parole era impetuoso e avvolgente, come il fumo delle sigarette che accendeva una dietro l’altra.