Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’Associazione italiana biblioteche sulla vicenda dello strano bando del Comune di Telese Terme, che cerca un professionista superqualificato da mettere a capo della locale biblioteca, purché sia disposto a lavorare gratis. Ne avevo parlato su questo blog alcuni giorni fa, ricordando l’assurdità di questo bando, apparentemente inspiegabile. Leggendo però la lettera inviata dall’AIB al Sindaco di Telese, al Ministro della Cultura, alla Direzione generale per le biblioteche, al Centro per il libro e la lettura e alle organizzazioni sindacali, si comprende forse la ratio di quel provvedimento: infatti – scrive l’AIB – «non solo è del tutto illegittimo il bando di reclutamento di un direttore volontario della Biblioteca, perché contrasta con l’idea stessa di organizzazione permanente che eroga un servizio pubblico ed è gestita da bibliotecari professionisti, ma – peggio ancora – è del tutto illegittimo, a monte, lo stesso Regolamento della Biblioteca, approvato con delibera del Consiglio comunale n. 4 del 22.04.2022, che sancisce e istituzionalizza la regola della gratuità dell’incarico di direttore della Biblioteca, senza peraltro in alcun modo motivare tale scelta in deciso contrasto con quelle relative al personale degli uffici pubblici! Viene pertanto da pensare che tanto l’approvazione del Regolamento di funzionamento della biblioteca (delibera C.C. N. 4 del 22.04.2022), quanto il bando di reclutamento di un “direttore a titolo gratuito” della biblioteca rappresentino, per l’Amministrazione, solo un modo per costituire una qualche prova di esistenza in vita della Biblioteca stessa, forse per ottenere i finanziamenti regionali destinati alle biblioteche locali o d’interesse locale, o per ottenere altri finanziamenti come ad esempio quelli previsti dal PNRR».
Parafrasando un antico proverbio, possiamo dire che dalle parti di Telese un diavolo ha fatto le pentole, ma qualcuno le ha scoperchiate.