A Milano gli Stati generali delle biblioteche

Nei giorni scorsi si sono svolti a Milano gli “Stati Generali delle biblioteche“, organizzati dal Comune di Milano con la collaborazione dell’Associazione italiana biblioteche (AIB) e  dell’Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI). Scopo dell’incontro era il tentativo di promuovere una riflessione sul ruolo delle biblioteche nelle politiche culturali, con particolare riferimento agli obiettivi di rigenerazione urbana e di sviluppo sostenibile delle città. Erano presenti numerosi amministratori e bibliotecari. La manifestazione è stata arricchita anche dalla partecipazione di relatori provenienti da diversi paesi, per cui è stato possibile avviare un dialogo e condividere esperienze con le principali città europee.

Al termine della manifestazione è stata presentata la Carta di Milano per le biblioteche. già sottoscritta da numerose amministrazioni locali. Il documento propone una policy nazionale per le biblioteche pubbliche, frutto dell’impegno convergente degli Enti locali e di quanto viene richiesto al Governo nazionale e alle Regioni. Dopo un preambolo, che ricorda i princìpi generale cui le biblioteche territoriali ispirano la propria azione, così come vengono enunciati dalle organizzazioni internazionali di settore, le amministrazioni firmatarie si impegnano a fare delle biblioteche il perno delle proprie strategie culturali, promuovendo e calorizzando la partecipazione attiva dei cittadini, mantenendone la gratuità, assicurando risorse finanziarie e professionali adeguate. Allo Stato e alle Regioni, i firmatari chiedono di garantire l’impulso a un vasto programma di infrastrutturazione, che irrobustisca, specie nelle aree più deboli e per colmare le disuguaglianze, la rete dei presidi bibliotecari sul territorio; di supportare economicamente e con continuità la gestione dei servizi e la cooperazione interistituzionale; di approvare misure che favoriscano il turn over del personale; di destinare maggiori risorse al sostegno dei Sistemi bibliotecari, alla transizione digitale e alla tutela e valorizzazione del patrimonio librario, alla promozione della lettura; di rafforzare le strutture di settore dipendenti dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Biblioteche, ICCU e CEPELL); di promuovere “Patti regionali per la lettura”, al fine di attivare strumenti di programmazione a livello territoriale.

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