Il progetto di promozione della lettura LeggiAMO 0-18, condotto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia entra nel decimo anno di attività. Ho già avito modo qualche anno fa di descriverne le caratteristiche e di apprezzarne il metodo: mi sembra importante che l’iniziativa, adeguatamente finanziata, sia portata avanti congiuntamente da tre assessorati della Regione, quello alla Cultura, quello all’Istruzione, quello alla Salute, affrontando quindi il fenomeno della lettura in diversi contesti e con approcci diversificati; altrettanto significativo è che il progetto vada avanti con continuità, malgrado in questi anni le maggioranze politiche nel governo regionale siano cambiate più volte; è poi da segnalare l’articolazione interna per fasce d’età (0-6, 6-12, 12-18), in modo da seguire tutto il processo di crescita dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani; infine, credo che meriti di essere citata anche l’attenzione ad aspetti particolari, come l’inclusione, la legalità, l’educazione alla responsabilità. Non aggiungo altro, perché il sito presenta compiutamente il progetto e le sue attività.
Ieri si è tenuto a Monfalcone l’appuntamento annuale di LeggiAMO, durante il quale promotori, protagonisti e partner si riuniscono per discutere delle loro esperienze e progettare il futuro del progetto, individuando nuovi obiettivi. Titolo della giornata, cui ho avuto il piacere di partecipare, “La lettura motore del cambiamento”. Tra le novità emerse ieri, da sottolineare anche la volontà di cominciare a studiare a valutare l’impatto del progetto, per capire se davvero attraverso la promozione della lettura qualcosa cambia: proposito molto impegnativo, perché le diverse prospettive di lavoro con cui si opera (cultura-istruzione-salute) finiscono col toccare tutti o quasi gli aspetti della vita, e quindi la comunità di riferimento nel suo complesso. Del resto, la cultura è un fenomeno sociale, ambientale, e il vero cambiamento non è mai solo settoriale e può essere promosso solo in modo integrato.