Il giorno 11 marzo si è tornati a discutere di storie di lavoro in un dibattito tenutosi presso la Sapienza in occasione del lancio della nona edizione del concorso LOscrittoIO che la Fondazione Sapienza bandisce allo scopo di valorizzare di valorizzare le capacità editoriali degli studenti di tutte le università italiane. Il tema scelto per quest’anno è Storie di lavoro e riportiamo qui le indicazioni del bando: «L’obiettivo del Concorso 2024 è quello di stimolare nei partecipanti una riflessione sul ruolo che il lavoro esercita oggi per gli individui e nell’assetto sociale. Il dettato dell’art. 1 della Costituzione, che definisce la nostra come una Repubblica “fondata sul lavoro” rischia di essere percepito come una vuota affermazione retorica, in quanto si è persa la centralità del lavoro nella vita delle persone e il suo valore come strumento di realizzazione personale. Fino a qualche decennio fa il lavoro è stato è uno dei tratti identitari della vita sociale e delle relazioni tra gli individui. Anche la letteratura ha tante volte raccontato storie legate alla “cultura del lavoro”. Poi il valore e il senso del lavoro è passato in secondo piano, è quasi scomparso dal dibattito pubblico e dal sentimento collettivo. Le diverse generazioni guardano al lavoro in modo discorde. Spesso privato di dignità e di riconoscimento sociale, il lavoro è oggi sempre più frequentemente legato al concetto di precarietà e ai disagi che ciò comporta, specie tra i più giovani. Leggiamo quotidianamente sui giornali le storie di tante persone che lasciano collocazioni lavorative che fino a poco tempo fa sarebbero state ambite e che preferiscono riappropriarsi del proprio tempo e vivere in una dimensione ritenuta più umana, rinunciando al successo professionale e accontentandosi di guadagnare meno».
Si può partecipare inviando entro il 10 maggio un saggio e/o articolo breve in lingua italiana, che non superi le 6000 battute.
Il dibattito tenutosi in Sapienza, introdotto da un intervento del Presidente della Fondazione Eugenio Gaudio e che aveva anche lo scopo di proporre alcune riflessioni sul tema del concorso, ha visto la partecipazione dell’economista Maurizio Franzini, che si è molto occupato dell’aspetto etico dell’economia e delle varie dimensioni della disuguaglianza nella società attuale; degli italianisti Carlo Baghetti e Carmela Lettieri, che presso la Aix-Marseille Université animano l’Osservatorio OBERT, che si propone di analizzare il rapporto fra letteratura e mondo del lavoro; Daniela D’Angelo, curatrice della collana “Opificium”, realizzata in coedizione tra Avagliano e Edizioni lavoro; Sauro Garzi, curatore insieme a Lidia Bellina dell’antologia per le scuole secondarie superiori Il capolavoro. Un percorso storico-letterario sul lavoro, pubblicata dalle Edizioni Conoscenza.