Nel documento di riforma proposto dal Governo, la parola libro è presente una sola volta, mentre non figurano mai i termini lettura e leggere. Riporto qui di seguito il comunicato preparato dal Forum del libro e postato sul sito https://labuonascuola.gov.it
L’Associazione “Forum del Libro” (www.forumdellibro.org), che da più di un decennio è attiva sul territorio nazionale con innumerevoli azioni per sostenere e promuovere il libro e la lettura, rileva come il documento “La buona scuola” insista sull’educazione all’uso delle tecnologie, trascurando invece il ruolo fondamentale che la competenza di lettura e la consuetudine all’uso del libro, in tutte le forme che la modernità propone, rivestono nella formazione dei cittadini di domani.
Il documento “La buona scuola” sembra dare per scontato che gli studenti italiani, ciascuno al proprio livello d’età e di sviluppo, siano lettori consuetudinari e competenti. Purtroppo così non è: le indagini internazionali continuano a confermare ad ogni verifica le cattive performance dell’Italia.
Il Forum del libro ribadisce che la lettura non è abilità superata o superabile con l’introduzione delle tecnologie e ricorda come solo chi è in possesso della piena competenza di lettura sviluppi capacità linguistiche ed espressive ed è in grado di usare in maniera attiva e critica le tecnologie.
L’Associazione rileva ancora come una “buona scuola” non possa consentire che la condizione familiare di origine dei ragazzi continui ad essere determinante nell’accesso e nel consolidamento delle abilità di lettura, che sono condizione indispensabile per il vero esercizio della cittadinanza, aiutando a prevenire disagio, emarginazione sociale, analfabetismo di ritorno.
L’Associazione rileva ancora come sia molto grave l’assoluto silenzio del documento “La buona scuola” sulle biblioteche scolastiche, mai decollate in gran parte del Paese o lasciate (ove esistano) in abbandono di risorse e di adeguate professionalità. In una buona scuola una moderna biblioteca costituisce la leva principale per l’accesso alla conoscenza che non può certo esaurirsi con i manuali. Essa, infatti, fornisce quella quantità di libri che è indispensabile per l’educazione alla lettura e assicura spazi adeguati per lo studio anche aprendosi, come da molti auspicato, alle necessità sociali del territorio. Inoltre, il ruolo della biblioteca scolastica è fondamentale per costruire le competenze di information literacy indispensabili per consentire a tutti di muoversi in maniera autonoma e critica su carta, su digitale, in rete.
Biblioteche scolastiche e lettura a scuola costituiscono una componente essenziale delle pratiche educative.