In un mondo in cui si stanno perdendo certezze e valori di riferimento, e nel quale anche gli economisti stanno mettendo a fuoco un nuovo concetto di “benessere” capace di liberarci dalla schiavitù del PIL, finora considerata come unica possibile misura dello “star bene”, può essere molto utile la lettura dell’ultimo libro di Nuccio Ordine.
Un libro – al quale il blog di Nicola Tangari dedica anche un interessante intervento - che, proponendo un ricco catalogo di citazioni, tesse l’elogio di una conoscenza che non è necessariamente e direttamente legata a un’utilità materiale o pratica, alla produzione di un profitto, ma che è ugualmente utile e importante, se ci arricchisce e ci rende migliori.