Ieri si è celebrato in varie città italiane il Bibliopride, la giornata dell’orgoglio bibliotecario promossa dall’AIB: dibattiti, visite guidate, presentazione di libri, laboratori didattici, incontri con autori che hanno letto brani delle loro opere.
La manifestazione centrale si è svolta a Firenze. Ho preso parte ad alcuni iniziative organizzate dalla rete bibliotecaria di Romagna a Sant’Arcangelo, Cesena, Cervia. L’occasione è servita a ribadire il ruolo delle biblioteche nella società e a rinsaldare il loro rapporto con le comunità locali, è stata un’occasione di festa ma anche di riflessione sulla biblioteca pubblica, intesa come un luogo di libertà e di incontro, di accesso al sapere e di costruzione di un futuro migliore. Impossibile non ricordare la tragedia di Lampedusa e il triste destino di tanti uomini e donne che avevano affidato al mare il loro sogno di un mondo diverso da quello che erano stati costretti ad abbandonare: un futuro che forse poteva essere costruito anche attraverso l’inserimento in una società accogliente e coesa, attraverso l’istruzione e la cultura, un futuro in cui poteva esserci anche una biblioteca.
Voglio rendere omaggio ai morti di Lampedusa proponendovi un filmato di Amnesty International, che ricorda la storia di Marius, un ragazzo arrivato dalla Romania, integratosi grazie alla biblioteca pubblica, che ha definito “il posto migliore che ho conosciuto”.